Povero Gabbiano e il dio dell’imponderabile
Povero gabbiano, Il tormentone
del 2022, ci fa domandare come mai nasce un virale sui social. Sarei veramente
arrogante se dicessi che con quest’articolo riuscirò arrivare a una conclusione
definitiva però, voglio almeno capire su tale fenomeno e condividere con voi,
cari lettori, la mia percezione.
Tutto ha iniziato con gli
amici Franco Gioia e Pietro Modica (in arte Duracell), due TikToker del
quartiere Zen, a Palermo, molto seguiti sul social grazie alle loro presentazioni
in cui il fischio acute di Duracell, accompagna la voce di Gioia, il cui la
“risata da gabbiano” è la sua caratteristica peculiare. A febbraio, i compagni
hanno fatto una breve citazione del brano in un video su TikTok, dopo di che Povero gabbiano è diventato popolarissimo
e viralizzato sulla maggior parte dei social, soprattutto su Instagram e
TikTok.
La canzone, in realtà si chiama Tu Comm’a mme, interpretata da Gianni Celeste, 58 anni, un cantante catanese di musica napoletana. Il pezzo di 1988, dopo più di trent'anni si diventa un enorme successo sui social, con moltissime ricondivisioni in pochi giorni, principalmente dei più giovani.
Celeste, quando ha saputo del
grande boom della canzone, ha detto di essere contento per vedere tanti ragazzi e bambini,
che non erano ancora nati quando è uscita la canzoni, facendo dei memi e la
condividendo sui social.
Alla prima settimana di marzo, Povero Gabbiano è arrivato a più di 7,9 milioni di visualizzazioni su TikTok. Il brano è salito al podio del “Viral 50” del Spotify e ha raggiunto il primo posto del Top 20 su TikTok, superando i vincitori del Festival di San Remo Blanco e Mahmood con il loro brano Brividi.
Lo strepitoso successo di Povero Gabbiano ha portato Gioia
e Duracell a San Remo e a girare tutta l’Italia a fare delle serate. I compagni
hanno fatto duetto con i vip e hanno avuto in incontro con Celeste per cantare
insieme la hit.
Gioia e Duracell, dopo un periodo di separazione, hanno
deciso di fare pace e ricomporre il duo. Nell’agosto scorso, gli amici hanno
postato un video su TikTok insieme al quartiere Zen, in cui dicevano: “Siamo
tornati più forti di prima”, accompagnate da emoticon di festeggiamenti e cuori;
quindi, la avventura non è ancora finita!
Il tormentone dell’anno ha coinvolto molte celebrità che
hanno fatto la loro versione di Povero gabbiano. Gianni Morandi, molto attivo
sui social, è uno dei più grandi entusiasti della hit, ha fatto più di una
volta la sua versione e nel 9 settembre, alla fine della sua esibizione su Tim
Music Awards, ha citato un'altra volta Tu Comm’a mme, dicendo che questa era una delle canzoni vincitrice del
2022.
E ancora oggi si parla del Povero Gabbiano, ci sono tanti
video, testi sul internet, meme e condivisioni, soprattutto su TikTok, anche
su YouTube possiamo trovare parecchi video con la hit.
Come mai nasce un virale sui social? Beh, sembra
che per fare successo e diventare un virale è molto di più che fare
delle cose strane come presentarsi seminudo in un video, fare delle
sciocchezze, essere un hater, o uno stalker “professionista” e scegliere
qualche vip da perseguitare.
Infatti, non c’è una vera e propria formula, una ricetta magica a cui si
debba seguire e tutto va alla grande. Quello che possiamo imparare con Povero
gabbiano e altre virali sulle rette è che c’è indubitabilmente un ingrediente
che nessuno può prevedere o controllare: una specie di mano che prende e alza
al cielo, o getta via, tutto quello che è messo nelle reti. Questo ingrediente
è la mano di un dio potente e io lo chiamo “del dio dell’imponderabile”. Veramente non siamo in grado di sapere cosa sarà o non un successo sui social.
Alla fine, è soltanto lui chi decide.
Tu Comm’a mme, la bella canzone che parla di un amore perduto, è nata negli anni 80 e trentaquattro anni dopo si diventa un grandioso successo grazie ai social. Per fortuna, in questo caso, la mano dell’imponderabile ha scelto il nostro “povero gabbiano ha perduto la compagna” e in compenso ha guadagnato tanta gente che davvero lo adora e non gli dimenticheranno mai!
Testo ispirato nel mio primo articolo scritto in italiano, pubblicato sul sito: CB Digital - 18/09/2022
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